No, non parlo di andare in bagno appena alzati!!
Sul come alleggerirsi la mente quelle mattine che abbiamo la sensazione di averla ingolfata di pensieri senza senso, senza logica, senza correttezza temporale…
Anni fa, una persona a me vicina, mi consigliò un metodo per iniziare bene la giornata. Il consiglio arrivò parlandogli di alcune mattine, in cui mi capitava di essere mentalmente stanco pur essendomi appena svegliato. Mi chiese cosa facessi in quelle mattinate per migliorare la giornata ed, innocentemente, gli risposi che cercavo di non pensarci e di affrontare la giornata al meglio.
Fu allora che mi parlò del scarico del flusso dei pensieri mattutini spiegandomi come funzionava questo metodo, che anche lui aveva appreso tempo prima e che, a suo dire, gli dava un gran beneficio in quel tipo di mattinate in cui aveva la testa pesate ma non per un malessere fisico, in realtà, e mi disse che lo realizzò solo dopo aver iniziato a praticare questa abitudine, era la testa piena di pensieri, più o meno negativi, che gli affollavano la mente appena sveglio, e che a suo dire era una situazione piuttosto comune, specialmente nel nostro tipo di società che ha tempi veloci, convulsi, che spesso non danno il tempo di analizzare perché ci si senta in un certo modo, appena svegli.
Il metodo è piuttosto elementare di per sé, e richiede poche risorse:
1.dei fogli di carta, o un blocco da cui è facile staccare i fogli (poi capirete perché), su cui scrivere;
2.una matita o un pennarello o una penna: insomma un qualcosa con cui scrivere.
3.Mi sconsigliò, inizialmente almeno, di non usare un device elettronico per questa attività: il perché arriverà tra poco 🙂
Quindi quale sono i passi d fare per mettere in pratica questo metodo? In realtà pochi e semplici:
- mettersi davanti un foglio vuoto,
- impugnare la penna e…
- lasciare che la mente trasmetta, alla mano, quello che vuole mettere nero su bianco.
Tutto qui!!
Apparentemente una cosa piuttosto facile da fare: in realtà non tanto quanto appare; dobbiamo permettere al cervello di lavorare senza filtri da parte nostra. Alla fine della stesura, ci saranno argomenti diversi, totalmente scollegati tra di loro, frasi incomprensibili, per la grafia o per il fatto che si sia saltati da un argomento all’altro nello stesso paragrafo o addirittura nella stessa frase.
Il testo sarà, quasi sicuramente, pieno di errori di ortografia, di tempi verbali, ed apparentemente anche di logica temporale: non ci deve interessare assolutamente perché qui arriva la parte interessante che fa funzionare il metodo. Una volta che abbiamo scritto tutto quello che il cervello voleva scrivere, prendete il/fogli e distruggeteli SENZA RILEGGERE ASSOLUTAMENTE NULLA DI CIÒ CHE AVETE SCRITTO!!
Lo so: questa ultima cosa può suonarvi molto strana, ma il non rileggere nulla di ciò che si è scritto è il fulcro del metodo.
A questo proposito eccovi dei consigli pratici, che ho sviluppato usando questo metodo nel tempo:
- usate pure carta già stampata su di un lato (evitiamo sprechi in questo modo);
- se usate un blocco per scrivere, preferite blocchi con anelli di qualsiasi tipo, o blocchi scolastici che permettono di staccare i fogli con facilità: questo renderà più facile eliminare i fogli, giorno per giorno, senza distruggere il blocco;
- Almeno inizialmente, non usate un computer per questa attività per due motivi precisi:
- il correttore automatico renderà subito visibili gli errori di battitura, interrompendo facilmente il flusso di scrittura, se proprio volete usare un device elettronico, disabilitate il correttore automatico durante questa attività;
- È di fondamentale importanza, se volete che la mente davvero si alleggerisca, che non rileggiate cosa avete scritto. ASSOLUTAMENTE VIETATO RILEGGERE!! Di conseguenza, che sia scorretto ortograficamente, non ce ne può fregare assolutamente nulla!! Se impegnate la mente a verificare la correttezza ortografica, e/o logica, allora vanificherete l’esercizio… la mente deve essere libera di muoversi senza dover pensare ad altro. Alla fin fine, è questo lo scopo dell’attività.
- Come per la versione cartacea, in cui alla fine dello scrivere distruggerete ciò che avete scritto, anche nella versione elettronica dovete accertarvi di cancellare il file, appena finito il flusso.
Chiariamo questo concetto: l’atto di distruggere lo scritto ha, per la mente, la valenza di un problema scaricato dalla mente, per cui non ha più senso tenerne traccia.
Con il tempo potrete anche non distruggere fisicamente il testo: ma solo quando la pratica vi darà l’abilità di non tentare di tornare a sbirciare di cosa la mente si era scaricata, anche a distanza di giorni o settimane.
Un ultimo consiglio: non confondente lo Scarico mattutino del flusso di pensieri con il tenere un Diario. Sono due cose totalmente diverse, sia per scopo che per modalità di stesura e di utilizzo futuro: il diario può essere riletto per capire situazioni da cui siamo passati. Il Flusso di scarico mattutino no. Questa, a grandi linee, la differenza tra le due cose.
Del tenere un diario, ho già parlato in passato e se ci date una letta, capirete subito la differenza, sia nello scopo, che nei vantaggi del fare entrambe le cose senza mischiarle.
JC
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