È da qualche giorno che noto sempre più condivisioni di articoli, o post come preferite chiamarli, da parte di Medium sulla piattaforma Twitter.
Fin qui non ci sarebbe nulla di strano: trovo più che giustificato che un autore cerchi visibilità attraverso i social media. Quello che mi ha infastidito, e non so con chi prendermela, ancora, perché non mi è chiaro se i post sono condivisi da Medium in quanto piattaforma o dai rispettivi utenti di Medium, e che spannometricamente 8 post su 10 sono locked.
Mi spiego per chi non fosse utente di Medium, esistono due categorie di utenti in questa piattaforma:
- Utenti registrati come puri utenti;
- Utenti registrati come utenti a pagamento. (Diciamo utenti Premium)
E fin qui non ci sarebbe nulla di strano: moltissime piattaforme permettono di avere queste due tipologie di utenze. Il problema è che per monetizzare il proprio articolo, e lo può fare solo l’utente a pagamento, questi deve bloccare il proprio articolo rendendolo visibile solo agli altri utenti a pagamento.
Lasciamo perdere le considerazioni su questo metodo scelto da Medium: la piattaforma è loro e ci facciano quello che vogliono, ma se decidi di promuovere i tuoi utenti e quindi come piattaforma, condividi gli articoli dei tuoi utenti Premium, abbi almeno la decenza di non condividere quelli che posson essere visiti solo se ti iscrivi come utente a pagamento.
Detta in soldoni: non fingere che ti interessi dell’utente in questione, per lanciare una campagna abbonamenti su Twitter, o qualsiasi altra piattaforma.
Questa cosa io la sto trovando davvero fastidiosa, e probabilmente la cosa è dovuta anche al fatto che ho vissuto in prima persona le traversie che hanno portato a questo metodo meschino di monetizzazione imposto su Medium.
Ma pensandoci bene ieri sera, mi son reso conto che questa particolare situazione non mi infastidisce solo perché è Medium a comminarcela: mi darebbe tremendamente fastidio anche lo facesse la Pippo&Pluto Ltd.
Da un parte mi pareva pure strano che Twitter non intervenisse, poi mi è tornato in mente che il fondatore e attuale Deus ex machine di Medium è un ex co-fondatore di Twitter. Forse per questo vedo la valanga di condivisioni-esca solo qui!!!
Non so voi: ma pur pubblicando, io stesso, su Medium ieri mi sono stufato ed ho smesso di seguire #Medium.
Spero lo facciano in tanti altri almeno E.W. capirà che non può continuare a fare quel c***o gli pare ovunque. Sta davvero diventando veramente noioso !!!
Ti sbagli, non è necessario essere premium per bloccare gli articoli, vedi https://help.medium.com/hc/en-us/articles/115011694187
Ah, a twitter non serve a nulla intervenire, è completamente lecito.